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domenica 10 dicembre 2017

Borse di Studio “Piero Salvati” 2017: due studentesse eccellenti al vertice. La novese Emma Pelizza vince nella categoria biennio, mentre Margherita Bruno, di Sarezzano, si aggiudica quella per il triennio.

Questa mattina, presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Alessandria, alla presenza del Comandante, Colonnello Enrico Scandone, si svolge la conferenza stampa di premiazione dei vincitori della undicesima edizione delle Borse di studio, da mille euro ciascuna, intitolate alla memoria del maresciallo “Piero Salvati” di Tortona. La cerimonia vede la partecipazione di Pier Angelo Taverna, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, da alcuni anni vicina, con il suo sostegno economico, all’iniziativa a favore dei figli studenti meritevoli dell’Arma dei Carabinieri.

La premiazione, davanti a molti giornalisti presenti nella sala Comando di Piazza Vittorio Veneto, vede protagonisti Emma Pelizza e Margherita Bruno, rispettivamente vincitori nella categoria biennio e triennio. Emma risiede a Novi Ligure e ha superato nell’anno scolastico 2016-17 a pieni voti la prima classe del Liceo Linguistico “E. Amaldi”; Margherita abita a Sarezzano e nello scorso anno scolastico ha frequentato con ottimo profitto il quarto anno del Liceo Classico “G. Peano” di Tortona.

Quest’anno ci sono state tantissime candidature, specie nella categoria del biennio, e il concorso è stato molto combattuto, fino all’ultimo centesimo di voto. La Commissione Esaminatrice (composta dal Comandante Provinciale dei Carabinieri di Alessandria, Colonnello Enrico Scandone, dal Comandante della Compagnia Carabinieri di Tortona, Maggiore Carlo Giordano, dal Presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Tortona, Maresciallo Pierluigi Deriu, dal Direttore Generale del Ministero della Pubblica Istruzione della Provincia di Alessandria, dott. Franco Calcagno, oltre che dai fratelli Monica e Andrea Salvati, rispettivamente Vicepresidente e Presidente dell'Associazione Borsa di Studio “Piero Salvati” ONLUS) ha dovuto fare gli straordinari. Davvero ottimo il livello di tutte le candidature presentate ed è stata necessaria una seduta lunga e particolarmente attenta per scegliere i degni vincitori.

Emma (15 anni) è nata a Vicenza il 15 febbraio 2002 e si è presentata alla Commissione con una media scolastica già molto alta, pari a 9, alla quale ha potuto aggiungere ben altri 2,9 punti in virtù di una lettera di presentazione e di un elaborato di eccellente livello e maturità, anche tenendo conto della sua giovane età.
Emma è una ragazza di carattere e alla Commissione si è presentata con molta freschezza e spontaneità, raccontando come la sua curiosità di conoscere e approfondire le diverse culture sia stata alla base della sua scelta di iscriversi al liceo linguistico della sua città. Studia inglese, francese e spagnolo e il suo sogno è di poter un giorno viaggiare per lavoro per il mondo, utilizzando le lingue straniere. Emma ama la musica e, tra i suoi prossimi propositi vi è quello di imparare a suonare la chitarra classica.
Emma ha introdotto il suo elaborato (che quest’anno era stato centrato dalla Commissione sullo scottante e attuale tema del bullismo e del cyberbullismo e del ruolo dell’Arma dei Carabinieri nel contrastare questa piaga sociale, nel fare prevenzione e nel tutelare le vittime di questi moderni “aguzzini”), con una frase di Dostoevskij, particolarmente felice nel sintetizzare il suo contenuto: “Le persone sono sempre persone, non tasti di pianoforte. Perché nessuno può schiacciarci per suonare la musica che piace a loro”. Il papà di Emma è un maresciallo dei carabinieri appartenente al Comando Nucleo Radio Mobile di Novi Ligure.

In quanto a grinta e carattere, Margherita, neomaggiorenne, 8,42 di media e altri 2,7 punti dalle prove aggiuntive (lettera di presentazione e tema) ne ha da vendere. Nata a Voghera il 13 novembre 1999, Margherita ama tanto ciò che studia ed ha un grandissimo interesse per le materie letterarie. Lo studio del greco e del latino le ha aperto un mondo, facendole scoprire la bellezza che l’uomo è in grado di produrre, in primis nelle arti figurative. Margherita sogna di diventare direttore di un importante museo e anche lei, citando Dostoevskij, è convinta che “La bellezza salverà il mondo”. Il prossimo anno aspira ad iscriversi all’università per frequentare un corso di Economia dei Beni Culturali (interfacoltà tra Economia e Lettere e Filosofia). Suo papà è iscritto all’Associazione Nazionale Carabinieri, sezione di Tortona.
Margherita ha introdotto il suo tema sul bullismo con una frase molto profonda di Eleanor Roosevelt, ex first lady degli Stati Uniti d’America: “Nessuno può farti sentire inferiore senza il tuo consenso”.
Ha poi analizzato il fenomeno, utilizzando e commentando i dati di una recente indagine ISTAT sui ragazzi tra gli 11 e i 17 anni, dai quali emerge l’inquietante realtà di un 50% di intervistati che ha denunciato di aver subito in passato qualche episodio offensivo, mentre il 20% ha dichiarato di esserne vittima assidua. Secondo il suo pensiero il ruolo dell’Arma e delle forze di polizia è stato e sarà sempre fondamentale sia in chiave di prevenzione con incontri a tema nelle scuole, ma ancora di più perché i Carabinieri, attraverso le loro stazioni e caserme capillari sul territorio, possono rendersi disponibili all’ascolto del racconto delle vittime, così da poter offrire già così un aiuto concreto e, soprattutto discreto, perché spesso chi subisce atti di bullismo si vergogna a parlarne in famiglia o a scuola e quindi si sente solo e ha bisogno prima di tutto di conforto, attenzione, protezione e riservatezza.
Importante al fine il richiamo di Margherita alla cultura della collaborazione e della partecipazione, affinché ogni testimone di violenza e di episodi di bullismo si senta in dovere di fare la propria parte, senza voltare le proprie spalle, anzi isolando, sia a parole, che nei fatti, i “bulli”; anche se per molti coetanei (e per tanti adulti) ignorare un problema è più facile che combatterlo. Ma è il momento di dire basta e di sconfiggere anche questi atteggiamenti omertosi, perché, come diceva Martin Luter King: “Ciò che mi spaventa non è la violenza dei cattivi, ma l’indifferenza dei buoni”.

"Siamo davvero onorati e orgogliosi della fiducia che il Comando Provinciale dei Carabinieri di Alessandria e la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria hanno riposto in questa nostra Associazione, nata nel 2007 per onorare la memoria di nostro padre, Piero Salvati, molto conosciuto e stimato Maresciallo dei Carabinieri, prima, e poi funzionario della Pubblica Amministrazione di Tortona – sottolinea Andrea Salvati, Presidente dell’Associazione omonima. Ogni anno premiamo dei giovani studenti davvero meritevoli come Emma e Margherita, provenienti dalle migliori scuole secondarie del basso Piemonte e delle zone limitrofe. Per noi fratelli Salvati e per la nostra mamma Isabella, il miglior modo per ricordare il nostro papà Piero, i suoi valori di onestà, lealtà e impegno, la sua passione per lo studio, la musica e, soprattutto, il suo amore per l'Arma dei Carabinieri.”

Le foto della cerimonia di premiazione, le lettere di presentazione e i temi dei vincitori di questa edizione 2017 saranno pubblicati sul sito della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e sul sito della stessa Associazione Borsa di Studio “Piero Salvati”.



Alessandria, 4 dicembre 2017







www.associazioneborsadistudiopierosalvati.blogspot.com                                 salvati64@gmail.com

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